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La carenza di piogge degli ultimi mesi sta mettendo a dura prova diverse aree della provincia di Cuneo, causando sofferenza idrica per le colture e rischi concreti per la stagione in alpeggio. A lanciare l’allarme è Coldiretti Cuneo, sulla base delle rilevazioni di Arpa Piemonte.

«La scarsa piovosità degli ultimi due mesi sta compromettendo colture con elevate esigenze idriche», spiega Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo. «È urgente attivare le irrigazioni di soccorso, per questo abbiamo richiesto una fornitura supplementare di gasolio per le pompe irrigue, anche in vista dell’aumento delle temperature previsto nelle prossime settimane».

Il problema riguarda anche le montagne, dove la siccità incide sui pascoli e sulle mandrie in alpeggio. «Salvaguardare i capi di razza bovina Piemontese in alpeggio è fondamentale», continua Nada. «Il rischio è che, a causa del cotico erboso secco e della scarsità d’acqua per l’abbeveraggio, gli allevatori siano costretti a interrompere anticipatamente la stagione, con gravi ripercussioni economiche».

Sulla questione interviene anche il direttore di Coldiretti Cuneo, Francesco Goffredo, che sottolinea come le imprese agricole svolgano un ruolo chiave nella tutela del territorio, ma si trovino a fronteggiare crescenti minacce esterne, in particolare gli attacchi della fauna selvatica, come il lupo, sempre più presente sulle Alpi.

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