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Il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia, esprime apprezzamento per il Disegno di Legge “Coltivaitalia”, approvato a fine luglio dal Consiglio dei Ministri, ma sottolinea la necessità di integrazioni per alcuni comparti fondamentali della provincia di Cuneo.
“Il piano governativo, con un finanziamento di un miliardo di euro per il triennio 2026-2028, è un segnale positivo per rafforzare la produzione agricola italiana e sostenere filiere strategiche — dichiara Allasia —. Tuttavia, il Ddl non prevede interventi per settori cruciali come la coltivazione del mais, la frutticoltura e la silvicoltura, tutti di grande rilevanza per il nostro territorio”.
Il presidente evidenzia che il mais ha subito un calo drastico, con la superficie coltivata scesa del 40% in Piemonte dal 2012 a oggi, situazione rispecchiata anche in provincia di Cuneo. La frutticoltura piemontese, con oltre 15mila ettari soprattutto nell’area di Saluzzo, resta esclusa da misure di sostegno, così come la silvicoltura, che in provincia può contare su 280mila ettari di boschi, pari al 10% della superficie forestale nazionale. Insufficienti anche le risorse previste per il comparto vitivinicolo e per contrastare la Peste Suina Africana, con la mancanza di un piano dedicato agli allevamenti colpiti.
In un contesto internazionale incerto, aggravato dai dazi USA e dal possibile taglio di 86 miliardi di euro ai fondi della Politica Agricola Comune (PAC), Confagricoltura Cuneo auspica che l’iter parlamentare introduca correttivi per estendere gli aiuti e garantire un sostegno più equo a tutte le filiere.
“Allo stato attuale, il miliardo stanziato rappresenta un passo importante, ma serve un’azione più mirata affinché nessun settore venga lasciato indietro — conclude Allasia —. Speriamo inoltre che l’Europa riveda al più presto le proposte di riduzione del budget PAC per tutelare davvero l’agricoltura italiana”.
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