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Ad Alba, i Carabinieri della Compagnia locale hanno eseguito otto ordinanze di applicazione di misure cautelari nei confronti di altrettanti cittadini di origine africana, ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti nella zona della stazione ferroviaria. Le misure, emesse dal Tribunale di Asti, arrivano al termine di un’indagine coordinata dalla Procura astigiana, avviata in seguito agli sviluppi dell’operazione “Restyling” condotta nel luglio 2024.
Il nuovo filone investigativo, denominato “Restyling 2”, ha preso forma dopo il sequestro preventivo del “Residence della Stazione” e l’allontanamento di cinque soggetti dall’intera provincia di Cuneo. Nonostante ciò, il traffico illecito è proseguito nella medesima area, tanto da spingere i Carabinieri a richiedere — e ottenere dalla Questura di Cuneo — la chiusura temporanea del Bar della Stazione, ritenuto punto di ritrovo abituale per persone con precedenti penali.
Secondo gli inquirenti, lo spaccio avveniva in modo autonomo ma coordinato, specialmente dal pomeriggio fino al tramonto. I pusher, spesso senza fissa dimora, utilizzavano come base appartamenti privati, l’ex centrale del latte abbandonata lungo il fiume e il centro di accoglienza di via Pola. Proprio in questi luoghi, durante le perquisizioni del 28 maggio, sono stati sequestrati hashish, crack e marijuana per un totale di oltre 250 grammi, oltre a bilancini, contanti e materiale da confezionamento.
Quattro soggetti sono stati condotti in carcere, mentre agli altri quattro è stato imposto il divieto di dimora nella provincia di Cuneo. Le rispettive posizioni sono ora al vaglio dell’autorità giudiziaria, in attesa del processo.