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A partire dal 1° ottobre 2025, il Pronto Soccorso Pediatrico dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo sarà trasferito e integrato all’interno del Pronto Soccorso Generale. Una riorganizzazione frutto di un percorso condiviso con operatori sanitari, professionisti e associazioni del territorio, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza, efficienza e qualità dell’assistenza ai piccoli pazienti.
Ad annunciare l’importante novità, in una conferenza stampa, è stato il direttore generale Livio Tranchida: “L’idea presentata un anno fa sta andando in porto grazie alla condivisione e alla responsabilità dimostrata da tutti gli attori coinvolti. I passaggi pediatrici sono quasi 12 mila all’anno, un dato significativo per il nostro bacino d’utenza. Questo progetto nasce da una visione comune e si traduce in un percorso d’eccellenza.”
La nuova collocazione logistica del servizio permetterà una gestione più integrata e tempestiva. Come sottolinea Eleonora Tappi, direttrice della Pediatria: “Ci sarà sempre un infermiere pediatrico in servizio, affiancato da altri specialisti e con accesso immediato a indagini diagnostiche, evitando spostamenti interni dei bambini”.
Un processo che unisce competenze e favorisce la formazione sul campo. Giuseppe Lauria, direttore della Medicina e Chirurgia d’Urgenza, evidenzia il valore aggiunto della collaborazione tra le figure sanitarie: “Il lavoro congiunto arricchisce le professionalità di tutti. La presenza di infermieri pediatrici rappresenta un’opportunità di crescita per l’intero team del pronto soccorso.”
Una trasformazione che punta su un modello organizzativo multidisciplinare, come spiega Giuseppe Coletta, direttore del Dipartimento Emergenze e Aree Critiche: “Garantire sicurezza e qualità dell’intervento significa dare fiducia ai genitori. Anche gli anestesisti si sono formati presso l’Ospedale Meyer di Firenze per affrontare i casi pediatrici secondo le migliori pratiche.”
Soddisfazione è stata espressa anche dalle associazioni. Silvia Errico, presidente de La Favola di Marco, ammette: “Avevamo inizialmente espresso alcune perplessità, in particolare per i bambini più fragili. Ora riconosciamo che questa riorganizzazione offre risposte più rapide ed efficaci, migliorando concretamente il servizio.”
Come aggiunge Mauro Giraudo, coordinatore infermieristico, la transizione sarà anche l’inizio di un percorso formativo continuo: “Dal 1° ottobre parte un processo di perfezionamento sul campo, in cui il personale generalista e pediatrico imparerà reciprocamente, migliorando ogni giorno.”
Una trasformazione che, pur segnando un cambiamento importante, si fonda su un principio saldo: mettere al centro il benessere del piccolo paziente e la tranquillità delle famiglie.