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La produzione industriale nella provincia di Cuneo ha registrato nel primo trimestre dell’anno una flessione dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un dato che, seppur negativo, si dimostra più contenuto rispetto alla media regionale del Piemonte, che segna un -1,7%. La rilevazione emerge dalla 214ª indagine congiunturale sull’industria manifatturiera condotta da Unioncamere Piemonte, con la partecipazione di 270 imprese cuneesi.

Il calo è da attribuire a un contesto economico ancora fortemente condizionato da instabilità geopolitiche internazionali, come il protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina, le tensioni in Medio Oriente e l’incertezza sui mercati globali. Nonostante questo, il comparto mostra segnali di tenuta, sostenuti soprattutto da una crescita del fatturato estero (+1,3%) e da un aumento del fatturato totale (+0,7%).

Gli altri indicatori congiunturali risultano invece in calo: ordinativi interni -2,1%, ordinativi esteri -0,4%, con un grado di utilizzo degli impianti pari al 63,94%. A trainare sono stati soprattutto il comparto alimentare (+2,5%) e le altre industrie manifatturiere (+1,7%), mentre soffrono le industrie metalmeccaniche (-5,5%) e il settore tessile-abbigliamento-calzature (-1,5%).

Luca Crosetto, presidente della Camera di commercio di Cuneo, commenta: “La congiuntura impone scelte strategiche e un rafforzamento delle politiche di supporto al sistema produttivo. È necessario sostenere le imprese nella loro capacità di adattarsi e innovare, promuovendo sviluppo e resilienza”.

Le dimensioni contano: piccole imprese in controtendenza

Interessante il dato disaggregato per classe dimensionale:
- Piccole imprese (10-49 addetti): +2,6%
- Micro imprese (0-9 addetti): +0,7%
- Medie imprese (50-249 addetti): -1,1%
- Grandi imprese (oltre 250 addetti): -7,0%

L’intelligenza artificiale entra nelle fabbriche cuneesi

Una sezione dell’indagine è stata dedicata all’adozione dell’Intelligenza Artificiale da parte delle aziende locali. Il 10% delle imprese intervistate ha dichiarato di utilizzare già tecnologie IA o di avere intenzione di adottarle. Gli ambiti applicativi sono molteplici:
- gestione economico-finanziaria
- customer care e processi commerciali
- produzione e logistica
- progettazione e R&S
- marketing e comunicazione
- gestione delle risorse umane

Più del 45% ha sviluppato internamente le competenze, mentre il 20% ha già assunto o intende assumere personale specializzato. Per il 75% degli utilizzatori, l’IA è vista come uno strumento che affianca il personale migliorandone l’efficienza, e per quasi il 50%, essa è un acceleratore di produttività, capace di ridurre i costi del lavoro attraverso l’automazione intelligente.

Tuttavia, il 60% degli intervistati individua ancora nella scarsa conoscenza dei processi di integrazione dell’IA il principale ostacolo alla sua diffusione.

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