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Il professor Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto "Mario Negri" e figura di riferimento nel panorama scientifico internazionale, ha ricevuto il Premio Gratitudine 2025 consegnato all’ospedale di Verduno. A 96 anni, Garattini rappresenta «un modello di impegno civile e scientifico, libero da condizionamenti e orientato al bene comune», hanno evidenziato gli organizzatori della Fondazione Ospedale Alba-Bra.

Durante la cerimonia, parte della decima edizione del premio, lo scienziato ha tenuto la lectio magistralis dal titolo «Prevenzione è rivoluzione», che riprende il tema del suo ultimo libro. Garattini ha delineato una visione ampia della prevenzione, definendola «un impegno culturale, sociale e ambientale» indispensabile per «un futuro più sano e più giusto».

«Gli italiani vivono mediamente oltre 83 anni, tra le durate di vita più lunghe al mondo», ha spiegato Garattini, «ma la qualità di vita in salute ci colloca molto più in basso, con un calo di oltre quindici posizioni nella classifica mondiale». «Questo accade perché la medicina degli ultimi cinquant’anni si è concentrata sulle cure – ha aggiunto – creando un mercato molto vasto, mentre l’obiettivo principale dovrebbe essere la prevenzione».

«Per questo servono studi specifici e una vera rivoluzione culturale – ha sottolineato – con dirigenti medici formati per valorizzare la prevenzione». «Prevenire significa non solo vivere più a lungo e in salute – ha concluso Garattini – ma anche contrastare le diseguaglianze, educare le nuove generazioni e tutelare l’ambiente».

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