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Le vendite all’estero dei prodotti “made in Cuneo” nel periodo gennaio-marzo 2025 hanno superato i 2,5 miliardi di euro, segnando una flessione del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Le importazioni hanno sfiorato 1,5 miliardi, con un aumento del 7,3%. Di conseguenza, il saldo della bilancia commerciale si è ridotto a 1.013 milioni di euro, registrando un calo del 21,3%.
La forte incertezza internazionale ha inciso sull’andamento dell’export provinciale. Nonostante il calo, Cuneo si conferma la seconda provincia esportatrice del Piemonte, con una quota del 16,8% sulle esportazioni regionali e una rappresentatività dell’1,6% a livello nazionale.
Le parole del presidente della Camera di commercio, Luca Crosetto:
"Il calo del nostro export nel primo trimestre è riconducibile alle tensioni e incertezze internazionali. Serve una riflessione condivisa su strategie mirate a identificare nuovi mercati di sbocco e percorsi qualificati di accompagnamento. Le nostre imprese hanno dimostrato in questi anni – fatta eccezione per il 2020 – una forte capacità di affrontare i mercati esteri, adattandosi con successo alle mutevoli esigenze internazionali. Il calo è un campanello d’allarme da non sottovalutare. Registriamo una lieve crescita nell’export verso l’UE-27 (+1,7%) e un drastico calo verso i Paesi extra UE (-20,3%), con perdite significative verso Canada, Regno Unito e Stati Uniti. In controtendenza solo la Cina, con un +92,9%. Il settore alimentare e dei mezzi di trasporto, da sempre punti di forza, sono particolarmente in difficoltà. Attendiamo i dati del primo semestre per valutare se si tratti di un fenomeno contingente o di un trend più duraturo."