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Le alte temperature registrate nei mesi di giugno e luglio stanno mettendo a dura prova le coltivazioni di kiwi, una delle produzioni simbolo dell’agricoltura piemontese e in particolare della provincia di Cuneo. Negli ultimi dieci anni, nella Granda, la superficie coltivata a kiwi si è dimezzata: da oltre 4.000 ettari agli attuali 2.116, con 1.087 aziende agricole coinvolte e una produzione stimata di 50.000 tonnellate (dati 2024).
Coldiretti Piemonte ha inviato una lettera alla Regione e all’assessorato competente per segnalare l’emergenza. L’ondata di caldo torrido, iniziata a giugno e intensificatasi a luglio, ha aggravato la diffusione della “moria”, una fitopatia che provoca il collasso degli impianti. A preoccupare ulteriormente è il fatto che siano stati colpiti anche portainnesti ritenuti più resistenti.
«La situazione critica rischia di rendere inevitabile l’estirpazione totale o parziale degli appezzamenti – spiega Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo e vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega al settore frutticolo –. In caso di estirpazione non solo sarà compromessa la produzione regionale della campagna 2025, ma anche quella dei prossimi anni».
Alla richiesta di aiuto si unisce il direttore di Coldiretti Cuneo, Francesco Goffredo: «Vista la gravità dell’emergenza, chiediamo alla Regione di valutare l’accesso a fondi specifici regionali o nazionali per i produttori colpiti e di convocare un tavolo istituzionale per approfondire la problematica».
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