Condividi:

In provincia di Cuneo si è conclusa la campagna straordinaria di controlli contro il caporalato condotta dall’Arma dei Carabinieri nell’ambito di un’operazione nazionale. In campo i militari dei Comandi Stazione, formati per l’occasione, e il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo, specializzato nella vigilanza.

Ispezionate 10 aziende agricole: metà sono risultate irregolari. Su 73 lavoratori verificati — 70 dei quali extracomunitari — cinque erano “in nero” e uno clandestino, per il quale è stato disposto il decreto di espulsione.

Per una delle imprese è scattata la sospensione dell’attività per aver impiegato manodopera irregolare oltre il 10% del totale. In un’altra azienda, nonostante il livello di rischio “alto” per le temperature, non era stato rispettato il “protocollo rischio calore” che impone lo stop tra le 12:30 e le 16:00.

Le verifiche documentali, ancora in corso, porteranno a multe per cinque datori di lavoro, accusati di irregolarità che vanno dal lavoro nero ai pagamenti non tracciabili, dagli orari di lavoro difformi alle violazioni delle norme sulla sicurezza, come la mancata formazione e l’assenza di visite mediche di idoneità.

Tutti gli articoli