Condividi:

Un servizio sempre più apprezzato, che unisce sport, sicurezza e inclusione sociale. Bike Cure, il parcheggio custodito per le biciclette dei partecipanti alla Granfondo La Fausto Coppi Generali, si è confermato anche quest’anno un elemento centrale dell’organizzazione dell’evento. Oltre 800 i braccialetti identificativi distribuiti e altrettanti i mezzi custoditi in sicurezza, tra cui anche quello della campionessa di sci di fondo Stefania Belmondo, presente tra i partecipanti.

L’iniziativa, realizzata in sinergia tra Confindustria Cuneo, Formedil Cuneo e la Cooperativa Sociale San Paolo, ha trovato spazio in piazza Galimberti a Cuneo, cuore pulsante della manifestazione ciclistica. Ogni bici è stata etichettata con un codice corrispondente a quello del braccialetto consegnato al proprietario, garantendo così ordine e tranquillità a centinaia di ciclisti.

«Al di là dei numeri, che sono in crescita, ciò che più ci interessa è il consolidarsi di una collaborazione all’insegna del servizio alla comunità», ha sottolineato Mariano Costamagna, presidente di Confindustria Cuneo. «In un contesto dove le logiche ESG sono sempre più centrali, iniziative come questa dimostrano come anche lo sport possa farsi veicolo di sostenibilità sociale».

Sulla stessa linea anche la direttrice di Formedil Cuneo, Laura Blua, che ha ribadito l’impegno dell’ente nella promozione della cultura della cura, anche nel settore dell’edilizia: «Abbiamo fornito e installato le rastrelliere, un piccolo gesto che simboleggia la nostra attenzione per il benessere della comunità».

A sostenere il valore del progetto anche Elena Lovera e Nicola Gagino, presidente e vicepresidente di Formedil Cuneo: «Partecipare attivamente alla Fausto Coppi è un ulteriore tassello della nostra missione a favore di salute e sicurezza, anche fuori dai cantieri».

La gestione operativa è stata affidata alla Cooperativa Sociale San Paolo, che ha garantito accoglienza, controllo e presidio dell’area. «Per noi – ha dichiarato il presidente Luca Bonaè un’occasione preziosa per farci conoscere da chi magari ha meno familiarità con la cooperazione sociale. Bike Cure è un servizio, ma anche uno spazio di relazione e dialogo».

Un’iniziativa che dimostra come la sostenibilità possa essere declinata anche in chiave sociale, promuovendo inclusione, sicurezza e sinergie virtuose tra mondo dello sport, imprese e terzo settore.

Tutti gli articoli