Condividi:

Ancora una tragedia sul lavoro in provincia di Cuneo. Nella giornata di ieri, 23 settembre, un operaio edile ha perso la vita a Limone Piemonte, confermando la drammatica scia di incidenti che quotidianamente colpiscono lavoratori in Piemonte e in tutta Italia.

La CGIL parla di “strage inarrestabile” e rilancia l’urgenza di interventi concreti. «Servono più ispettori sul territorio – denunciano i sindacati – perché la deterrenza dei controlli preventivi può salvare vite».

Il sindacato chiede inoltre l’istituzione di una procura nazionale super-specializzata in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in grado di affrontare in maniera sistematica la piaga degli infortuni.

«Non si può continuare a morire lavorando – scrivono Piertomaso Bergesio (CGIL Cuneo), Nicola Gagino (FILLEA Cuneo) e Massimo Cogliandro (CGIL Torino-Piemonte) –. Se davvero questo tema è una priorità, occorre cambiare rotta radicalmente».

Alla famiglia della vittima è arrivata la vicinanza dei sindacati. La Fillea CGIL Torino-Piemonte si è già attivata presso la Cassa Edile di Torino, dove il lavoratore risultava iscritto, per garantire tutela e sostegno.

Tutti gli articoli