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La dottoressa E.T., 47 anni, ha ottenuto in primavera un contratto a tempo indeterminato come anestesista rianimatrice presso l’Asl Cuneo 1, dopo aver vinto un concorso pubblico. Per partecipare aveva autocertificato di possedere la specializzazione in anestesia, rianimazione e terapia intensiva del dolore. Tuttavia, l’università presso cui risultava iscritta ha chiarito che la dottoressa non ha mai conseguito il titolo.
Il concorso era stato indetto per far fronte alle gravi carenze di personale medico nel territorio, con un numero di candidati idonei inferiore ai posti disponibili. Tra i vincitori c’era anche E.T., che ha iniziato a lavorare da giugno 2025.
Subito dopo l’assunzione, l’Asl ha avviato i controlli sulle autocertificazioni e ha scoperto che la dottoressa non aveva effettivamente conseguito la specializzazione. L’azienda sanitaria ha quindi confermato la dichiarazione mendace e ha deciso di licenziarla con un provvedimento datato 29 luglio 2025.
La vicenda è ora sotto la lente della Procura, a cui l’Asl ha inviato tutta la documentazione disponibile. Si stanno valutando anche i precedenti incarichi di E.T. in altri ospedali piemontesi, per verificare possibili ulteriori irregolarità.