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Dopo oltre dieci mesi di ricerche, è stato probabilmente risolto il mistero della scomparsa di Nicola Ivaldo, il medico ortopedico di Pietra Ligure disperso dallo scorso settembre sul Monviso. Le spoglie di un uomo sono state individuate ieri mattina, giovedì 31 luglio, a circa 3150 metri di quota, nel canale Perotti, sulla parete nord della montagna simbolo delle Alpi Cozie. La scoperta è avvenuta grazie a una missione con drone condotta dal Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, supportato da un software d’analisi fotografica avanzata.

La posizione del ritrovamento coincide con i dati delle celle telefoniche agganciate per l’ultima volta dal cellulare di Ivaldo, il 15 settembre 2024, giorno della sua scomparsa durante un’escursione solitaria. La sua auto era stata ritrovata pochi giorni dopo nella zona di Castello, nei pressi della diga di Pontechianale, in Valle Varaita.

La tecnologia che fa la differenza

L’individuazione delle spoglie è frutto di un meticoloso lavoro congiunto tra Vigili del Fuoco, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Nella giornata di martedì, oltre 2600 fotografie ad alta risoluzione sono state scattate da due piloti di drone che hanno sorvolato le aree più impervie del Monviso, per un totale di 183 ettari di montagna analizzati.

Un software specifico, in dotazione al CNSAS, ha poi elaborato ogni singolo fotogramma, individuando tre target sospetti sulla base dell’analisi dei pixel. Le condizioni meteo avverse di mercoledì avevano bloccato i controlli sul campo, ma ieri mattina, con il miglioramento del tempo, i piloti sono tornati al Pian del Re e hanno potuto inviare il drone proprio verso il target prioritario. L’apparecchio ha così identificato il corpo all’interno del canale Perotti, nella zona più a destra delle tre che solcano la parete.

Recupero e operazioni giudiziarie

A seguito della segnalazione, è intervenuto l’elicottero dei Vigili del Fuoco, che ha trasportato sul luogo del ritrovamento anche unità specializzate del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza per procedere al recupero del corpo e alle operazioni di polizia giudiziaria, finalizzate all’identificazione e all’accertamento delle cause del decesso.

Ivaldo, 66 anni, era un esperto escursionista oltre che un noto professionista nel campo della chirurgia ortopedica. La sua scomparsa aveva scosso non solo la comunità di Pietra Ligure ma anche molti appassionati di montagna.

Con il ritrovamento di ieri, si chiude con ogni probabilità uno dei casi di scomparsa più seguiti degli ultimi mesi nelle Alpi occidentali, evidenziando ancora una volta l’efficacia delle nuove tecnologie nell’ambito del soccorso in ambiente montano.

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