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Sono stati completati i lavori per la realizzazione delle nuove corsie ciclabili previste dall’intervento “Mobilità sostenibile” lungo tre vie della frazione cuneese di Borgo San Giuseppe: via Spinetta, via Rocca de’ Baldi e via Borney, nel tratto in prossimità della scuola media.
Le corsie ciclabili, ormai diffuse in molte città italiane ed europee, sono uno strumento fondamentale per incentivare l’uso della bicicletta, soprattutto nelle aree urbane a velocità limitata (zone 30). Contribuiscono a creare spazi stradali più sicuri e condivisi, riequilibrando la convivenza tra diversi mezzi di trasporto e riducendo il predominio delle automobili.
Nel contesto della frazione, queste corsie assumono anche un ruolo strategico: garantiscono la continuità del percorso ciclabile che, da Cuneo, lungo via del Borgo Gesso e via Spinetta, si estende verso le strutture sportive di SportArea e il nuovo polo scolastico dell’Oltregesso. Particolare attenzione è rivolta alle persone che scelgono la bicicletta per muoversi in frazione.
Le corsie sono riconoscibili grazie alla segnaletica orizzontale tratteggiata e al simbolo della bicicletta dipinto sull’asfalto. A differenza delle piste ciclabili, riservate esclusivamente alle bici, queste corsie permettono un uso promiscuo della carreggiata: possono essere valicate da altri veicoli, ma solo se non occupate da ciclisti, ai quali va sempre data precedenza. Appositi cartelli informano della presenza di una “strada condivisa” e invitano al rispetto reciproco.
“Con la realizzazione delle nuove corsie ciclabili a Borgo San Giuseppe compiamo un passo concreto verso una mobilità più sostenibile, sicura e a misura di cittadino – commenta l’assessore alla Mobilità, Luca Pellegrino –. Non si tratta solo di infrastrutture, ma di un cambiamento culturale che valorizza la bicicletta come mezzo quotidiano di spostamento. Vogliamo promuovere spazi urbani condivisi, dove tutti possano muoversi in modo responsabile. Ringraziamo i cittadini per la collaborazione e proseguiamo con determinazione lungo questa direzione, anche grazie alle risorse del PNRR.”