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La Rete Antiviolenza di Cuneo continua il suo impegno su più fronti: sensibilizzazione, prevenzione, assistenza alle vittime e lavoro rieducativo con gli autori di violenza. Durante un incontro svoltosi nei giorni scorsi presso il Municipio, il Procuratore della Repubblica Onelio Dodero ha aggiornato i partecipanti sui dati relativi ai reati previsti dal Codice Rosso, segnalando un preoccupante aumento delle denunce.

Nel 2023, le denunce erano state 373, salite a 504 nel 2024. Nei primi quattro mesi del 2025 si registrano 137 denunce, con una forte incidenza di casi di maltrattamenti in famiglia (60), stalking (35) e violenza sessuale (28). Alcune di queste denunce sono state archiviate per infondatezza o per remissione della querela, un comportamento ricorrente in dinamiche relazionali disfunzionali.

L’impegno dei servizi territoriali

A illustrare il lavoro sul territorio è stata Serena Marro, assistente sociale del CSAC e referente del Centro Antiviolenza 10/A, che copre una popolazione di oltre 410 mila abitanti nel cuneese. A fine 2024 erano 210 le nuove prese in carico, cui si aggiungono 69 percorsi già in corso. La maggior parte delle donne seguite ha tra i 35 e i 50 anni, è italiana e ha figli minori.

I numeri sono in crescita costante: 189 prese in carico nel 2022, 242 nel 2023 e già 29 nei primi due mesi del 2025. Le segnalazioni di donne con o senza figli rappresentano il 30% degli interventi, seguite da casi di violenza sui minori.

L’accoglienza e il lavoro con gli autori

Anche la cooperativa Fiordaliso ha visto intensificarsi la propria attività: tra maggio 2024 e maggio 2025, sono 8 le nuove donne accolte, per un totale di 18 persone attualmente ospitate. In estate è prevista l’apertura della nona casa rifugio.

Parallelamente, il CUAV “Men in progress”, servizio dedicato agli autori di violenza, ha registrato 53 contatti nell’ultimo anno, con 29 percorsi attivi e 24 conclusi, come riferito da Nicola Mellano, referente del progetto. L’obiettivo: modificare i comportamenti violenti e prevenire la recidiva.

Il contributo delle forze dell’ordine

Nel corso dell’ultimo anno, la Questura ha rilevato 19 denunce per maltrattamenti, 6 per violenza sessuale e 5 per atti persecutori. Sul piano preventivo, sono state presentate 39 istanze di ammonimento per atti persecutori, 15 delle quali sono poi sfociate in ammonimenti ufficiali. Gli ammonimenti per violenza domestica sono stati 6. È attivo un protocollo d’intesa tra Questura e Fiordaliso per il coinvolgimento diretto del CUAV nei casi più delicati.

Le istituzioni: «Sempre più donne trovano il coraggio di denunciare»

«I dati continuano a destare forte preoccupazione – dichiarano la sindaca Patrizia Manassero e l’assessora alla Parità Cristina Clerico ma evidenziano anche un aspetto positivo: sempre più donne trovano il coraggio di denunciare. È un cambiamento culturale che va sostenuto».

L’amministrazione sottolinea inoltre la necessità di maggiori risorse da parte del Governo, sia per la sensibilizzazione, sia per l’educazione affettiva e relazionale nelle scuole: «La lotta alla violenza di genere parte anche da un’educazione sentimentale profonda e strutturata. I giovani ce lo chiedono con forza. Serve rispondere con impegno concreto».

Intanto, prosegue l’organizzazione della rassegna “8 marzo è tutto l’anno - 25 novembre 2025”, che coinvolgerà scuole, associazioni e cittadinanza con iniziative di sensibilizzazione, in un percorso condiviso contro la violenza e per una cultura del rispetto.

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