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OSTANA – Torna da venerdì 27 a domenica 29 giugno il Premio Ostana: scritture in lingua madre, evento internazionale dedicato alla biodiversità linguistica. La XVII edizione si svolgerà come sempre nel centro polifunzionale della borgata Miribrart, nel cuore del borgo occitano ai piedi del Monviso, e vedrà protagonisti autori e autrici da tutto il mondo, uniti dalla comune missione di difendere e celebrare le proprie lingue originarie.
Dal 2008 il Premio ha dato voce a 96 autori in 50 lingue dai cinque continenti, consolidando una rete internazionale riconosciuta anche dall’Unesco, nell’ambito del Decennio Internazionale per le lingue indigene 2022–2032. Lo spirito dell’edizione 2025 è racchiuso nel motto occitano "Sensa raïtz pas de flors" (“senza radici non ci sono fiori”), che esprime il valore delle lingue madri come radici profonde delle culture e delle identità.
I premiati di quest’anno testimoniano, ciascuno con la propria arte, una visione della lingua madre come strumento di istinto, autodeterminazione, memoria, responsabilità e paesaggio. Tra loro:
- la poetessa galiziana Berta Dávila (foto),
- il traduttore irlandese Éamon Ó Ciosáin,
- lo scrittore bretone Kristian Braz,
- il regista curdo Mano Khalil,
- la compositrice burkinabé Téné Tina,
- l’attivista croata-molisana Francesca Sammartino,
- la cantante malgascia Olga del Madagascar,
- e la scrittrice occitana Estelle Ceccarini.
Ines Cavalcanti, direttrice artistica, sottolinea: “Il Premio Ostana è testimonianza concreta di un pensiero che crede nella diversità umana e si oppone all’omologazione culturale, promuovendo un risveglio linguistico e culturale all’interno delle comunità”.
Gli incontri saranno a ingresso libero, con possibilità per il pubblico di dialogare direttamente con gli ospiti, in un clima di scambio autentico e “convivéncia”, come recita la tradizione occitana. Il programma completo è online su www.premioostana.it.
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