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Si è aperta lunedì 2 giugno, nella suggestiva cornice del Castello di Guarene, l’edizione 2025 del Festival “Colline in Musica”, promosso da MUST in collaborazione con I’m Exchange Association, all’interno del progetto SNODI – Colline co-creative di Langhe Monferrato Roero, con il sostegno dell’Unione Europea – NextGenerationEU.

La serata inaugurale, che ha segnato anche il taglio del nastro della manifestazione, ha proposto una riflessione artistica sul tema “Destini”, con la forza evocativa di parole e musica intrecciate: Andrea Bosca ha interpretato “I morti” di James Joyce, mentre Kai Gleusteen al violino e Catherine Ordronneau al pianoforte hanno eseguito la Sonata in la maggiore di César Franck. Due linguaggi, due anime in dialogo: il ricordo struggente di Michael Furey da un lato, la tensione amorosa sublimata in forma musicale dall’altro.

“Ho voluto unire musica e parola senza soluzione di continuità – ha spiegato il direttore artistico Adrian Pinzaru. Due visioni opposte e complementari che si specchiano per rendere visibile la fragilità della nostra coscienza”.

Ad accogliere il pubblico e salutare l’avvio del festival è stato il sindaco di Guarene, Simone Manzone: “Colline in Musica è una rassegna di alto profilo, ma è anche un progetto culturale che valorizza il territorio coniugando arte, sostenibilità e inclusione. Siamo fieri di essere la casa di questa iniziativa”.

Giovani talenti e spirito di ricerca: il Pre-Festival

Nei giorni precedenti, il Pre-Festival ha portato alla ribalta i nuovi talenti attraverso il Quartet & Chamber Music Forum, laboratorio di formazione e selezione ideato nell’ambito del progetto SNODI. Protagonista il Trio Hierakon, nato a Torino nel 2022 e già ospite di importanti stagioni concertistiche. Composto da Maria José Palla (pianoforte), Gioele Pierro (violino) e Gabriele Marchese (violoncello), il trio ha conquistato pubblico e giuria con una visione musicale intensa e coesa.

“Ogni edizione è una fucina di energie inedite – ha commentato Pinzaru –. Non è solo una questione di talento: è un’esperienza di ascolto collettivo, quasi spirituale”.

Prossimi appuntamenti

Venerdì 6 giugno – Castello di Coazzolo
Flavia Napolitano (violino) e Jacopo Sommariva (violoncello) si confronteranno con un programma virtuosistico: Ligeti, Paganini, Cassadó e la Passacaglia di Halvorsen.

Sabato 7 giugno – Canale, Monastero delle Sacramentine
Il fortepianista Alessandro Deljavan eseguirà la Sonata D960 di Schubert, testamento spirituale del compositore austriaco.

Domenica 8 giugno – Reggia di Venaria, Sala di Diana
Un ensemble guidato da Napolitano, Pinzaru, Albesano, Sommariva e Deljavan intreccerà la Suite n. 3 BWV 1009 di Bach con il Quintetto op. 44 di Schumann.

Il cuore del Festival: tra Castagnito, Neviglie e Cortemilia

Venerdì 13 giugno – Castagnito, Teatro
Il Trio Koinè interpreterà Haydn e il Trio n. 2 di Šostakovic, testimonianza drammatica degli orrori della guerra.

Sabato 14 giugno – Neviglie
Il Coro Polimnia condurrà il pubblico in un itinerario tra sacro e profano, con brani di Fauré, Rossini, Donizetti, Verdi e Puccini.

Domenica 15 giugno – Cortemilia
Grande chiusura con l’Orchestra da Camera LMR, diretta da Valentina Messa, con la partecipazione di Chen Yujia, Carlotta Linetti, Luosha Fang, Lara Albesano e Stefano Beltrami. Il programma include opere di Clara e Robert Schumann, Brahms, Hindemith, Pergolesi e Dvorák.

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